Responsabile della ricerca

Prof. Mario Buffelli

 

2023

Il problema:

L’insonnia cronica è un disturbo altamente prevalente nella popolazione generale e con importanti implicazioni mediche. Secondo le linee guida europee, il trattamento di prima linea è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) che tuttavia in Italia è disponibile solo in Il Glioblastoma è il tumore cerebrale più letale negli adulti. Sebbene ci siano stati notevoli progressi terapeutici, la prognosi rimane estremamente scarsa con una sopravvivenza media di 16 mesi dalla diagnosi. L’obiettivo è quello di valutare l’effetto di nuove molecole in grado di bloccare la crescita tumorale.

Recenti studi presenti in letteratura, hanno dimostrato che diversi modulatori dell’attività dei recettori Sigma sono in grado di inibire la crescita e la migrazione di diverse cellule tumorali, tra cui quelle dei gliomi. I recettori Sigma (S1R e S2R) sono una famiglia di recettori localizzati nelle membrane del reticolo plasmatico, mitocondriale ed endoplasmatico di diversi organi compreso il cervello. È interessante notare che entrambi i sottotipi di recettori Sigma sono espressi nei neuroni e nelle cellule gliali e sono sovra-espressi nel glioblastoma e in altri tumori. Il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Collina (Università di Pavia) ha sviluppato e caratterizzato in vitro un nuovo modulatore dei recettori Sigma: la molecola è stata denominata RC-106. I risultati degli esperimenti eseguiti in vitro su colture di cellule tumorali hanno dimostrato la forte capacità del RC-106 di bloccare la proliferazione cellulare, agendo su diverse vie intracellulari.

In questo progetto, valuteremo in vivo in un modello animale, gli effetti della somministrazione del RC-106. In particolare, la valutazione sarà effettuata su topi transgenici che esprimono proteine fluorescenti nella microglia (CX3CR1GFP) impiantati con la linea cellulare di glioma murino (GL261-RFP) che esprime una proteina fluorescente rossa. Il modello animale è già presente nel laboratorio ed è stato utilizzato con successo in un recente lavoro per caratterizzare gli effetti di un bloccante dei canali ionici nel glioblastoma (Massenzio et al., 2022). Durante la somministrazione cronica del RC-106 valuteremo l’interazione tra glioblastoma, microglia e neuroni nella corteccia cerebrale in vivo tramite la microscopia a due fotoni, mentre con le classiche tecniche di immunoistochimica analizzeremo i tessuti cerebrali post-mortem.

Rilevanza

Trovare delle molecole in grado di bloccare la crescita tumorale è una delle priorità della ricerca neuroncologica in considerazione della prognosi infausta di questi tumori. Il progetto ha lo scopo di verificare in vivo in un modello animale l’utilizzo di molecole in grado di modulare la crescita di cellule tumorale. Quindi, i risultati di questi studi aumenteranno la nostra comprensione sulla complessa relazione molecolare che si instaura tra cellule tumorali, neuroni e cellule gliali e ci forniranno approfondimenti per l’utilizzo di queste molecole nei pazienti.

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