Responsabile della ricerca
Giovanna Squintani
Il problema:
L’idea del progetto e’ quello di studiare l’ipereccitabilita’ della corteccia sensitiva e motoria nella Sclerosi Laterale amiotrofica (SLA), soprattutto nelle fasi iniziali di malattia, con l’obiettivo di identificare un biomarker precoce di patologia e di trovare possibili correlazioni tra la disfunzione della corteccia sensitiva e quella motoria.
La SLA e’ una malattia neurodegenerativa, talvolta geneticamente determinata, caratterizzata da una degenerazione del sistema motorio. Lo studio della funzionalita’ del tratto corticospinale tramite la stimolazione magnetica transcranica (TMS) e’ fondamentale per riscontrare una compromissione del I neurone di moto, sia clinicamente evidente che subclinica, attraverso metodiche tradizionali (come il MEP/MAP ratio ed il tempo di conduzione centrale) e metodiche particolari di stimolazione che valutano l’eccitabilita’ corticale, come la soglia motoria, il periodo silente corticale e il doppio stimolo motorio.
La SLA e’ una malattia multisistemica, caratterizzata da inclusioni citoplasmatiche anche in altri distretti del sistema nervoso centrale (SNC), e un coinvolgimento del sistema sensitivo e’ stato dimostrato anche neurofisiologicamente con il riscontro di potenziali evocati somatosensitivi (SEP) aumentati in ampiezza e con ridotta inibizione corticale al doppio stimolo sensitivo rispetto ai soggetti sani.
E’ stato ipotizzato che l’ipereccitabilita’ sensitiva potrebbe essere un fenomeno primitivo, disgiunto dalla compromissione motoria, quindi legata alla degenerazione multisistemica; in alternativa potrebbe essere secondaria alla degenerazione motoria. Allo stato attuale non ci sono lavori che abbiano studiato la possibile correlazione tra ipereccitabilita’ sensitiva e quella motoria nella SLA.
Il nostro studio esplora con metodiche avanzate l’ipereccitabilità della corteccia sensitiva e motoria nei pazienti SLA in fase precoce, con l’obiettivo di ottenere importanti risvolti sia clinici che scientifici. Il nostro scopo e’ valutare l’eccitabilita’ della corteccia sensitiva (mediante esecuzione dei SEP e dei SEP con paradigma di doppio stimolo sensitivo) e motoria (mediante la valutazione della soglia motoria, del periodo silente corticale e della cosiddetta ‘short intracortical inhibition’ o SICI) in fase precoce, anche quando il paziente non manifesta clinicamente i sintomi di compromissione del I neurone di moto, con l’intento di identificare un biomarker precoce di disfunzione corticale.
Il secondo obiettivo e’ di studiare la possible inter-connessione dei meccanismi di ipereccitabilita’ sensitiva e motoria, cercando di capire se sono processi indipendenti, correlati o se l’una puo’ essere secondaria all’altra.
Rilevanza
La rilevanza del progetto e’ duplice.
La diagnosi di SLA e’ spesso tardiva rispetto all’esordio dei sintomi; questo studio potrebbe evidenziare un’alterazione dell’eccitabilita’ corticale in fase precoce, quando il paziente e’ ancora paucisintomatico, identificando un biomarker precoce di disfunzione del SNC.
Il nostro studio potrebbe inoltre evidenziare la possibile correlazione tra la corteccia sensitiva e motoria, identificando un unico meccanismo fisiopatologico di disinibizione centrale, o in alternativa dimostrare che la SLA e’ una patologia multisistemica che interessa indipendentemente diverse strutture del SNC, come ampiamente dimostrato dai reperti patologici .